Il prossimo mese di Giugno accoglieremo un nuovo gruppo di bambini bielorussi, provenienti dai villaggi di Dobrush, una delle zone ancora molto contaminate a seguito dell’incidente alla centrale nucleare di Cernobyl.
Loro ci stanno aspettando: fratelli, amici, compagni di classe che sono già stati in Italia, hanno raccontato la “bella vacanza”, le gite, il mare, la montagna, le giornate trascorse in Oratorio con tantissimi ragazzi italiani… Ora sono in trepida attesa di partire anche loro, per vivere questa bellissima esperienza, molto importante dal punto di vista umano, ma ancor più per la loro salute.
Il motivo per cui questi bambini vengono in Italia è il risanamento.
Dati dell’ARPA hanno dimostrato che un soggiorno di un mese in un ambiente non contaminato, riduce di circa il 60% il livello di radioattività presente nel loro organismo, causa di molte malattie, fra cui leucemia e cancro alla tiroide, del quale, in questi ultimi anni, si è purtroppo registrato un incremento proprio nei bambini; inoltre, una sana alimentazione consente loro di rafforzare le difese immunitarie, venute meno a causa delle precarie condizioni ambientali e di vita, diminuendo il rischio di ammalarsi.
Giugno può sembrare lontano, ma per tutte le pratiche burocratiche in Bielorussia ci vuole tempo, e la nostra “macchina organizzativa” sta intensificando la sua attività.
Dopo la cena effettuata lo scorso Novembre in Oratorio, abbiamo in programma altre iniziative finalizzate alla raccolta di fondi: una cena il 26 Gennaio presso l’Oratorio San Giuseppe di Brugherio e la vendita delle primule a Febbraio presso il Centro Carosello e Ikea.
Ma Febbraio è anche il mese in cui dobbiamo comunicare il numero dei bambini che intendiamo accogliere e a questo punto la “macchina” si è …“inceppata”, perché occorre ancora completare il “motore”.
Già, le famiglie sono il “motore” del nostro progetto, e noi siamo alla ricerca di nuove famiglie disposte ad ospitare un bambino per il prossimo mese di Giugno.
Senza famiglie i nostri sforzi si rivelano inutili, e i bambini … ci rimettono.
L’ospitalità è rivolta ai bambini di età compresa tra 8 e 12 anni e l’accoglienza è possibile anche da parte di persone che lavorano perché durante la settimana, dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 8 alle 18, i bambini stanno in Oratorio.
Per facilitare l’accoglienza, per le famiglie ospitanti viene organizzato un breve corso base di russo, gratuito, composto da otto lezioni a cadenza settimanale, tenute da una docente bielorussa nei mesi di marzo, aprile e maggio, durante il quale si apprendono alcune frasi ed espressioni essenziali, utili per il dialogo quotidiano con i bambini.
Tutte le spese per i bambini durante il mese di accoglienza sono a carico dell’Associazione, dal viaggio aereo, ai soggiorni montano e marino, alle gite, cure mediche, ecc.
Siamo consci del periodo che stiamo vivendo, ma, le famiglie devono preoccuparsi solo di offrire loro un posto per dormire e da mangiare la sera e nei fine settimana.
Ospitare un bambino è un’esperienza molto arricchente per tutta la famiglia, è un aprirsi verso gli altri, è stringere amicizie anche con altre famiglie ospitanti, condividendone le emozioni, è …gioia.