Cernobyl 1986-2011: situazione risolta?

Purtroppo no…

Sabato 27 novembre scorso si è svolto a Sotto il Monte (BG) l’incontro nazionale di Verso Est Onlus, al quale hanno partecipato rappresentanti dei diversi Comitati di Accoglienza di bambini Bielorussi e Russi, nell’ambito del programma di risanamento post-Chernobyl.

Nel corso del 2010, Verso Est Onlus ha supportato l’organizzazione di 63 progetti di accoglienza temporanea del nord e centro Italia, per un totale di 984 bambini, di cui 412 (circa il 42%) in Lombardia.

I relatori che si sono alternati nelle presentazioni della giornata hanno confermato che la situazione è ancora critica, in particolare su due fronti.

Il primo è la contaminazione del territorio. I dati (fonte: ARPA – Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente dell’Emilia Romagna) di indubbio valore scientifico, confermano il perdurare dei livelli di contaminazione delle zone interessate; la regione di GOMEL (dalla quale è arrivato l’86% dei bambini accolti nel 2010) continua ad essere una delle più contaminate. Tra gli alimenti più contaminati, vengono segnalati i funghi, il latte e la carne, il pesce di fiume. Livelli di contaminazione piuttosto elevati vengono riscontrati inoltre anche nei campioni di legname (ancora molto utilizzati per la costruzione delle abitazioni).

Il secondo aspetto che genera preoccupazione è il contenimento della fuoriuscita di sostanze e materiali radioattivi. Il sarcofago costruito attorno al reattore esploso, con materiali di scarsa qualità e di recupero (tra cui anche pareti dello stesso reattore), si sta gradualmente deteriorando e sta lentamente sprofondando nel terreno e il completamento del progetto per la costruzione del nuovo sarcofago di contenimento, approvato nel 1998, sembra essere ancora lontano, anche per mancanza di fondi; infatti, molti Paesi tra quelli che avevano aderito alla cooperativa internazionale di raccolta fondi al momento dell’avvio del progetto, si sono successivamente ritirati.

Le conseguenze di questo scenario sono di 3 tipi:

  • ambientali
  • mediche
  • sociali

I progetti di accoglienza costituiscono solo un piccolo aiuto per le popolazioni bielorussa e russa. Tuttavia, i dati sanitari, elaborati da Verso Est Onlus, relativamente a 36 progetti 2010 presi a campione sono confortanti; infatti, emerge che il 96,7% dei minori ospitati è stato sottoposto ad almeno 1 visita e/o accertamento sanitario.

 

 

 

 

 

(fonte: Verso Est Onlus)





Come è evidente dalla tabella, suddividendo il numero degli accertamenti totali svolti per il numero dei minori ospitati e sottoposti ad accertamenti sanitari, risulta che, mediamente, ogni minore è stato sottoposto a circa 3 controlli medico-sanitari.

Il 50% circa dei problemi evidenziati dalle visite è di tipo odontoiatrico, pertanto facilmente affrontabili e/o risolvibili durante il mese di accoglienza.

Inoltre, altro dato rilevante che emerge, è relativo al valore del cesio CS 137, che dopo il periodo di accoglienza è ridotto del 60% circa (fonte: ARPA).

A questo si aggiunge il rafforzamento delle difese immunitarie che deriva dal cambio – anche se temporaneo – dell’alimentazione, dell’ambiente (inclusi i soggiorni in montagna e/o al mare) e dello stile di vita  (attraverso l’educazione all’igiene personale).

A conclusione dell’incontro, tutti i partecipanti hanno concordato che, pur consci della necessità di un continuo miglioramento/perfezionamento dei progetti di accoglienza, pertanto, che l’obiettivo principale rimane il risanamento dei minori accolti, confermando la validità del modulo accoglienza presso le famiglie, per i benefici sanitari ed educativi che ne derivano.

L’Associazione Progetto Cernobyl di Carugate coglie pertanto questa occasione per rivolgere a tutte le famiglie ospitanti, alle Autorità e alla intera Comunità di Carugate i migliori auguri di Buon Natale e di un sereno 2011.


A cura di Elena Sala – Rappresentante delle Famiglie Associazione Progetto Cernobyl Carugate

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